Storia

Gli arbereshe. La cultura degli italo-albanesi

Due casali in uno congiunti, e divisi da un arco che li separa, compongono la terra di Firmo; la quale dalla diversa situazione sorta l’appellazione di superiore, ed inferiore. Firmo inferiore edificato dalla nazione albanese, fu da Ferdinando convertito in signoria del convento dei Predicatori di Altomonte (come ne assicurano i suoi registri del 1486) il quale esercita tuttora autorità e giurisdizione, ancorchè siasi smarrito l’original diploma di una tal concessione.
Il superiore non essendo che un membro della contea d’Altomonte, fu conceduto al Conte Alessio greco venuto da Costantinopoli da Berardino Sanseverino Principe di Bisignano, e Conte dello Stato, con quella generosità d’animo che lo rendeva amabile a tutti. Sollecitato Alessio di fabbricarvi una terra o castello, di cui ne fosse assoluto padrone, dalle vive insinuazioni e replicate premure del Sanseverino, concepito il disegno di innalzare edifici; ma non avendo potuto condurlo ad effetto, Cesare suo figliolo valendosi delle precedenti felici disposizioni, di principio all’impresa l’anno 1548, e innalza le prime fabbriche di Firmo superiore. Pietro Pompilio Rodotà.

Anche se scritto più di duecento anni fa, anche se la ricerca storiografica ha fatto grandi passi e grandi scoperte questa pagina dice la straordinaria vicenda di un gruppo di uomini e donne, i primi di cui sappiamo sono i Prevati da una altra terra di una altra cultura che si vanno a trovare tra due feudi nell’intrico di passaggi di un conte greco e un convento appena costruito, uomini e case baronali e religiosi, qui si fermano per costruire una grande storia.